La crisi scatenata dalla pandemia, l’innalzamento dei prezzi delle materie prime e la ripartenza fulminea indecifrabile e altalenante.
I prezzi delle materie prime sono letteralmente schizzati alle stelle e non immaginiamo dove potranno arrivare… come per incanto sono andate in rottura di stock…Prezzi elevatissimi e irreperibilità…
- Ma tutto questo era prevedibile?
- Normali logiche di mercato o solamente speculazioni selvagge?
Da dove ripartire?
Il Procurement è allo sbaraglio, trovare la via per riprendersi risulta più complesso del previsto. Il progetto “La struttura base del Procurement” si pone come obiettivo lo sviluppo di competenze all’interno dell’Ufficio Acquisti che consentano di prevedere e superare momenti di incertezza.
Come? Con l’uso di tre differenti strumenti di analisi:
- Vendor Management e riduzione del rischio di approvvigionamento,
- analisi dei trend di mercato e studio delle cause,
- definizione di un metodo di misurazione e controllo.
La ciclicità degli eventi si legge sui trend delle materie prime
È possibile comprendere le cause e prevedere gli eventi che scatenano crisi della materia prima?
Dopotutto questo è un fenomeno che conosciamo bene! In passato era già accaduto.
Per chi vive nel mondo del Procurement da un po’ di tempo rimangono indelebili le montagne russe dell’ormai lontano 2008. L’acciaio era alle stelle e più in generale tutte le materie prime. Le quantità disponibili sul mercato scarseggiavano…nel 2004 l’aumento dello Zinco…nel 2005 l’esplosione del Nickel e conseguentemente di tutti i prodotti a base Inox…e così via… fino ad arrivare ai giorni nostri…
Anche in passato le motivazioni erano le stesse: i cinesi, gli Indiani, le cavallette…
I fattori che hanno influenzato il mercato
Vero, abbiamo vissuto un anno a dir poco pazzesco… Una pandemia che non ha lasciato scampo a nessuno, sotto il profilo sanitario, economico e psicologico.
Un’interruzione di tutto ciò che eravamo e che eravamo abituati a fare…dalla gestione delle relazioni personali fino allo sviluppo del business.
Ma questo non deve esimerci dal ragionare e fare un po’ di sana autocritica.
Economicamente il primo trimestre 2020 era partito sotto auspici non così disastrosi, infatti, alcuni indicatori in Italia e in più generale in Europa riportavano un segno positivo nell’Export e nell’ambito manifatturiero, mentre il Mondo Asiatico stava già facendo i conti con Il Covid-19, fattore che per noi era ancora lontano.
Dallo scorso anno sappiamo tutti come è andata, il mondo si è fermato e i sistemi produttivi insieme al mondo.
Sono stati ridimensionati interi comparti produttivi, e in molti casi addirittura dismessi.
Esattamente un anno dopo, chi era entrato per primo nel Tunnel della Pandemia (vedi la Cina) è il primo che riesce a uscirne. Questo momento dà inizio alla rumba delle materie prime.
La Cina nel primo trimestre 2021 ha registrato un +18% del PIL rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La lettura della situazione italiana
In Italia nel 2020 abbiamo registrato un – 8,9% e nel 2021 è previsto un rimbalzo tecnico del + 5.9 %. L’introduzione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) in Italia prospetta una crescita del 16% graduale fino al 2026.
L’Italia ha rafforzato il suo settimo posto a livello mondiale come potenza Manifatturiera e seconda solo alla Germania in Europa, anche durante la pandemia in corso.
Ci sono interi comparti manifatturieri che nel primo trimestre registrano incrementi di fatturato del 76%.
Analizzare e rielaborare gli eventi
Le cause della crisi possono essere una chiave di lettura anche per eventi futuri.
- Lo stesso procedimento è applicabile ad altri contesti?
- Come individuare in modo oggettivo le cause che ciclicamente provocano scarsità di materie prime e aumento dei prezzi?
Da dove far ripartire il Procurement? Per saperne di più contattaci.