Siamo appena atterrati a piè pari nel nuovo anno. Si tirano le somme: da dove si parte? Dal costo del magazzino.
Il 2021: l’anno delle ripartenze, che ha portato con sé il peso della pandemia. Ha sorpreso molti, con la crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime e la sempre più difficile reperibilità.
La chiusura dell’anno non è ancora un ricordo lontano. Le Aziende definiscono e valutano gli indicatori utili, per comprendere se gli sforzi profusi hanno dato esito positivo.
Uno dei dati da considerare in fase di analisi è il costo del magazzino, che richiede precisione, poiché può essere determinante per l’esito in attivo del bilancio in chiusura.
Perché è così rilevante conoscere il costo del magazzino?
Il valore del magazzino è un parametro fondamentale per determinare il costo del venduto. Le rimanenze finali, infatti, incidono direttamente sul costo del venduto, diminuendo il valore dell’investimento finanziario effettuato per la produzione di beni e servizi messi in vendita.
Proviamo a vederlo da un’altra prospettiva. I componenti acquistati e riposti sugli scaffali non devono essere visti come manufatti d’acciaio, componenti elettronici o merci di qualsivoglia genere, ma come banconote pari al valore pagato dall’Azienda.
Questa è chiaramente una provocazione. Chi mai metterebbe delle banconote su dei ripiani in magazzino invece di lasciarli in banca…
Attraverso l’approvvigionamento di materiali con largo anticipo e in quantitativi non correttamente dimensionati facciamo proprio questo: le nostre banconote si ricoprono di polvere, con la possibilità che per motivi tecnici o produttivi il loro valore diminuisca fino al loro azzeramento, in caso di obsolescenza.
Ma come calcoliamo il costo del magazzino?
L’inventario di fine anno: il conteggio fisico di tutti i materiali presenti, non solo nel magazzino delle materie prime, ma anche in quelle intermedie.
Tutti i semilavorati, le materie sussidiarie, i materiali di consumo, le merci, i prodotti in lavorazione e i prodotti finiti. La conta non deve escludere materiali situati nei reparti produttivi e nei magazzini esterni presso Aziende di conto lavorazioni.
Un’attività tanto odiata, che offre informazioni rilevanti. Una perdita di risorse in termini di tempo e costo del personale o una visione oggettiva e chiara della situazione in cui si trova l’Azienda?
È sufficiente eseguire un inventario l’anno?
Attuare un controllo annuale sul costo effettivo del patrimonio stoccato a magazzino rischia di far perdere di vista la situazione; la domanda da porsi è: devo attendere fine anno per avere questa vitale informazione?
Esiste un metodo per rilevare questi dati in modo costante?
L’implementazione di alcune attività permette di eseguire, in modalità rolling, la verifica delle giacenze così da avere in modo continuo certezza del dato, non solo dal punto di vista del valore, ma anche delle quantità che permettono di contenere possibili criticità produttive e di ottimizzare la pianificazione delle forniture.
Gli strumenti a supporto della gestione del magazzino
La gestione del magazzino, orientata al controllo costante e alla riduzione del costo, può essere supportata da specifici strumenti che offrono benefici effettivi in termini di:
- Diminuzione del margine d’errore umano nelle attività di individuazione dei codici da conteggiare;
- Semplificazione dell’inserimento dei dati;
- Riduzione delle fasi di carico dei documenti di consegna e scarico produttivo dei materiali;
- Integrazione di appositi strumenti di gestione documentale che minimizzano le differenze date da giacenza fisica e contabile.
Il sovraccarico del magazzino non è una soluzione alla crisi delle materie prime
È un momento di altissimo stress per i sistemi di pianificazione.
Le logiche di approvvigionamento non garantiscono da parte dei fornitori consegne coerenti alla richiesta.
I sistemi produttivi vanno a intermittenza perdendo di efficacia ed efficienza.